Il bonus ristrutturazione 2019 è un’occasione da non farsi scappare.  Introdotto nel 2012 e prorogato fino al 31 dicembre 2019, permette di detrarre dal 730 una  parte delle spese sostenute per alcuni interventi di ristrutturazione. Ma quali sono i requisiti necessari per ottenerlo? 

Il bonus ristrutturazione è stato inserito nella Legge di Bilancio 2019. Questo vuol dire che sono in arrivo una serie di agevolazioni fiscali per chi ha intenzione di ristrutturare casa, ma anche per interventi di recupero del patrimonio edilizio.

Salvo ulteriori proroghe, il bonus ristrutturazione è al momento valido fino al 31 dicembre 2019. Ma cosa è cambiato rispetto agli scorsi anni? Da un punto di vista strettamente normativo, le variazioni non sono rilevanti. La differenza sostanziale sta nell’obbligo di trasmettere all’ENEA la documentazione relativa agli interventi effettuati. Questo passaggio è fondamentale per usufruire dei vantaggi garantiti dagli sgravi fiscali. Tale obbligo, però, riguarda solamente gli interventi di riqualificazione energetica (ad esempio il bonus zanzariere 2019 o il bonus tende da sole 2019).

Ma come si accede al bonus 2019?

Ottenere le agevolazioni

Il bonus permette di detrarre dalla dichiarazione dei redditi (IRPEF) parte delle spese sostenute per la riqualificazione di abitazioni private o parti condominiali.  È possibile detrarre il 50% delle spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2019, con un limite massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare.

La detrazione si riduce al 36% per spese sostenute dal 1 gennaio 2020 in poi. Una volta ottenuta la detrazione, occorre diluirla in 10 rate di pari importo da dividere nelle dichiarazioni 730 dei successivi 10 anni.

Tra le spese ammissibili, ritroviamo anche:

  • la progettazione e altre prestazioni professionali;
  • le spese per acquisto materiali;
  • le spese per sopralluoghi e perizie;
  • l’imposta sul valore aggiunto, l’imposta di bollo e i diritti pagati per le concessioni, le autorizzazioni e le comunicazioni di inizio lavori;
  • gli oneri di urbanizzazione.

Ottenere le agevolazioni previste dal bonus ristrutturazione è molto semplice: basta indicare nella dichiarazione dei redditi i dati identificativi dell’immobile, gli estremi dell’atto che certifica il possesso (o il godimento dei diritti) dell’immobile e tutte le altre informazioni necessarie per la detrazione.

I requisiti

Requisito necessario per ottenere gli sgravi fiscali riguarda l’inizio dei lavori candidati. La ristrutturazione sottoposta a detrazione, infatti, deve per legge cominciare entro il 31 dicembre 2019. Ma non è tutto: i pagamenti, infatti, devono essere effettuati entro la fine dell’anno. Le spese sostenute dopo questa data daranno diritto a un’agevolazione del 36% invece che del 50%.

Interventi di riqualificazione energetica

Per sfruttare il bonus ristrutturazione del 2019 in questo ambito, è necessario inviare la documentazione degli interventi all’ENEA. La comunicazione dovrà avvenire per via telematica sul sito entro 90 giorni dal termine dei lavori. Rispettare questi termini è condizione necessaria per ottenere le agevolazioni e scegliere la migliore soluzione per sostenere le spese di ristrutturazione che intendiamo avviare.

I pagamenti “parlanti”

Ecco un altro requisito fondamentale: per ottenere il bonus, è necessario che il pagamento fatto nei confronti della ditta sia “parlante”. Questo vuol dire che l’unica modalità di pagamento ammessa è il bonifico bancario o postale con indicati il codice fiscale di chi usufruirà della detrazione e il codice fiscale o partita IVA di chi ha eseguito i lavori. Nella causale del pagamento, invece, dovrà essere inserita la dicitura “Bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Dpr 917/1986”.

Puoi richiedere il bonus ristrutturazione se…

Tutti i contribuenti soggetti all’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) anche non residenti in Italia possono richiedere il bonus. Le agevolazioni sono concesse ai proprietari ma anche ai titolari dei diritti di godimento sull’immobile.

Ecco che può richiedere il bonus ristrutturazione 2019:

  • proprietari o nudi proprietari
  • titolari di un diritto reale di godimento
  • soci di cooperative divise e indivise
  • imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce
  • soggetti indicati nell’articolo 5 del Tuir, che producono redditi in forma associata

Ci sono anche altre categorie che possono accedere alle agevolazioni:

  • familiari conviventi con il proprietario o il detentore dei diritti dell’immobile
  • coniuge separato assegnatario dell’immobile
  • conviventi more uxorio con il proprietario o detentore dei diritti dell’immobile
  • componente dell’unione civile

Diamo ora un’occhiata ai lavori di ristrutturazione per cui è possibile richiedere gli sgravi.

I lavori che rientrano nei requisiti del bonus ristrutturazione 2019

Ci sono molte tipologie di ristrutturazioni previsti dal bonus, e comprendono interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia. Una gamma amplissima che spazia dall’installazione di ascensori e scale di sicurezza, all’adeguamento dei solai, alla realizzazione e miglioramento dei servizi igienici. Per non dimenticare l’eliminazione delle barriere architettoniche e la ricostruzione di edifici colpiti da eventi calamitosi o interventi volti a prevenire il rischio di azioni illecite da parte di terzi.

Un’occasione da non perdere per rinnovare i propri ambienti, concedendosi scelte di qualità a tutto campo.