Si chiama “Mellotron” la nuova mostra dell’artista lucano Vito Masi
Inaugurata lo scorso 19 novembre, presso il Museo Archeologico Provinciale di Potenza, “Mellotron” è la mostra dell’artista lucano Vito Masi. Patrocinata dalla Regione Basilicata, dalla Provincia di Potenza e dal Comune di Avigliano. La mostra, a cura di Luca Beatrice e di cui il Sabia Design Center è sponsor, resterà aperta al pubblico fino al 20 dicembre 2016.
La nuova mostra “Mellotron” segna un ritorno dell’artista italo-belga all’arte figurativa dopo anni dedicati all’astrattismo informale. I corpi, prettamente di familiari, sono costretti in torsioni innaturali, in posizioni difficili e faticose. Oggetto di studio i muscoli, ma soprattutto la pelle, che con le sue imperfezioni, diventa mappa geografica. “Mellotron” è caratterizzata da opere di fotografia digitale, con scatti in atelier di formato medio o grande incollati su multistrato rigido. Per conferire una velatura terrosa, sono stati utilizzati vari strati di materiali diversi, quali: bitume in diluente, gessetti e grafite.
Perché Mellotron?
“Essendo sia io che Luca Beatrice appassionati del progressive rock di fine anni ‘60 e inizio anni ‘70 – ha spiegato Masi – abbiamo scelto come titolo “Mellotron”, uno strumento analogico usato in quell’epoca. Si tratta di una tastiera che riusciva a trasmettere i suoni di altri strumenti“. Il Mellotron è uno strumento che non produce un proprio suono, ma è in grado di imitare strumenti a fiato, archi e anche cori. In merito all’uso della fotografia, Masi ha aggiunto: “Ho cambiato perché c’è l’esigenza di innovare, sperimentare, cercare nuove strade. Oggi gran parte dell’arte contemporanea si fa con fotografia. Ma lo ripeto: io non sono un fotografo e non mi reputo tale. Uso la fotografia come un punto di partenza. Insomma parto dalla fotografia digitale per poi stampare con formato medio grande e lavorare con i materiali che ho sempre utilizzato“.